I miei primi quaranta, mi suonano strano, mi sanno di vecchio. Sì lo so, dicono che la vita comincia a quarant'anni, ma a me piaceva più quando ne avevo venti. A venti non avevo la tendinite, non mi facevano male le ginocchia, e neanche mi veniva il fiatone quando montavo su un albero. Ma soprattutto non ero ancora allergico. Quella pasticchina che prendo quasi tutte le sere, mi fa sentire un malaticcio.
Poi penso a quei poveri disgraziati che gli è crollata la casa addosso, sento che sono soprattutto fortunato, con tutta la famigliola unita e una casa settecentesca decisa a portarmi fino al mio destino. La compagnia del mio fedele
7 commenti:
Auguri lo stesso ;-)
(di uno che è nato a Pasqua)
Grazie ste :-)
Auguri, baby! :)
... (:-*
Come diceva mister Dylan:" for ever young"
auguri con ritardi... e sincera invidia per gli stucchi settecenteschi!
Grazie a tutti :-)
elena: ci ho dormito sotto per molto tempo. Peccato che sia l'ultimo rimasto in questa casa.
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