19 marzo 2011

Costruire un pollaio a costo zero in due ore!

Ecco, molti che arrivano a questo post si aspetteranno di leggere un manuale che illustri uno schema per costruire un pollaio... no questo pollaio non ha schemi.
Questo pollaio è costruito completamente con materiali di scarto, recuperati in più volte e conservati in attesa di un efficace utilizzo. Il motivo di questo post è mettere in evidenza che le energie, intese come risorse già disponibili, sono sufficienti per raggiungere una certa autosufficienza senza dover far ricorso alle "scorte personali".
Qualcuno avrà già letto in questo blog giorni fa che avevo recuperato un cassone di legno, con il pretesto di farci un pollaio. Oltre al cassone sono capitate in questi giorni anche alcune lamiere di un vecchio box sradicate dal vento. Il box era di un confinante del mio confinante e le lamiere non interessavano a nessuno.

Molti degli oggetti che compriamo adesso non sono buoni a niente, con l'euforia del momento compriamo cose di materiale sintetico non riciclabile, non riutilizzabile, creato per durare un niente che finisce in breve tempo nella spazzatura creando nuovi problemi.

Torniamo al pollaio; ieri pomeriggio ero ispirato, avevo voglia e anche necessità di fare un pollaio. Non è stato difficile, avevo già tutto l'occorrente: i molari che sorreggono la struttura ce li avevo da tempo, le tavolette in parte erano di "corredo" col cassone, la persianina l'ho trovata sempre alla stessa isola ecologica insieme ad un'altra persianina e una cassettiera dello stesso colore. In più c'è il tetto che è la porta di lamiera del box e i chiodi non mancano mai. Tutti questi materiali sono di recupero (meno i chiodi).
Adesso non vi spiegherò come l'ho costruito passo per passo, non ci riesco, vi lascio la foto. Vi dico solo che il tutto è stato assemblato in poco più di DUE ore.



















Si lo so, penserete, da dove escono i polli? in effetti ancora non è finito, è mio stile non finire mai una cosa quando la comincio, ci sono sempre dei ripensamenti ;-)

AGGIORNAMENTO del 22/04/11

Ripensamenti a parte, il pollaio ha avuto una certa evoluzione, non sono ancora riuscito a fare una recinzione ampia come vorrei, ma intanto le due galline e le due anatre (maschio e femmina) vivono assieme in uno spazio di circa 4 m²





17 marzo 2011

Tempi migliori


















È difficile fare un post in questo momento, la mia attenzione va continuamente alle news del Giappone, l'angoscia di quello che sta avvenendo mi impedisce di reagire positivamente a tutte le situazioni che mi circondano.
Anche se le situazioni che mi circondano non sono certo positive, ad esempio è fallito il tentativo di lasciare libere le anatre all'oliveto, perché nel frattempo qualche animale selvatico si è mangiato l'anatra maschio. Adesso non so più cosa fare, perché non era mia intenzione creare una piccola prigione per animali.

Piove, non si può seminare, non si può fare interventi alle api, ci sarebbe da trasferire la famiglia che avevo catturato dal muro nell'arnia nuova, ma non si può fare con la pioggia.

Io non demordo, nonostante l'acqua stamani sono riuscito a sistemare un po' di ramaglie.


















Mi sono ripromesso che il prossimo anno non brucerò più le ramaglie, devo trovare il modo di utilizzare tutte le parti della potatura dell'olivo. Adesso utilizzo solo i legni più grossi e faccio solo qualche fascina per il forno con i polloni, per il resto faccio un falò come fanno tutti. Devo trovare una soluzione che non mi comporti troppo lavoro per riuscire a sfruttare tutta l'energia possibile.
Intanto, stamani ho provato a spegnere il cumulo di brace che si forma sotto il fuoco, il risultato mi sembra buono, riesco a fare qualche decina di kg di carbonella fine. La userò come ammendante per il terreno, non è biochar, che è prodotto attraverso un processo di pirolisi a bassa temperatura, ma come scrive Nicola di orto di carta, anche il carbone semplice può dare ottimi vantaggi al terreno.

06 marzo 2011

Dopo il vento


















Dopo il vento l'oliveto sembra un campo di battaglia.
Harlock, non è un precisino che quando pota sistema subito le ramaglie, no lui aspetta l'ispirazione, e magari anche qualche inspirato che gli dà una mano ;-) , se nel frattempo arriva un "uragano", succede che le ramaglie finiscono tutte sulla rete.

Dopo il vento, prima del pollaio, sono arrivate due anatre mute, naturalmente sono arrivate anche prima di avergli preparato un recinto, perché finché non le ho viste non mi viene l'ispirazione!!

Era mia intenzione lasciarle libere di scorrazzare dappertutto, e probabilmente ce le lascerò, ma per adesso sono riuscite a farmi cambiare idea grazie alla loro intraprendenza. Appena liberate si sono dirette verso la recinzine sopra la strada cercando di passare dai buchi della rete. La rete che ho usato per recintare l'oliveto è adatta a fermare animali di grossa taglia, ma non le anatre.

Per adesso gli ho fatto un recinto di fortuna, poi si vedrà.

02 marzo 2011

Vento

Il vento spazza via tutto quello che non ha radici, tutto quello che non è stato fissato saldamente ad una superficie solida.
Il vento non può spazzare via le idee, le speranze, le ingiustizie, i malfattori.
In un mondo senza etica, tutto il male è saldamente fissato alla superficie. Forse non c'è mai stato un modo appropriato per selezionare un'entità etica che possa portarci ad un mondo più giusto, ma i giusti esistono, sono quelli che non si sentono, quelli che hanno paura del potere tiranno. Rimangono chiusi, al riparo nella loro tana ma liberi di pensare, liberi di chiedersi perché, troppo liberi per stare all'aperto dove il vento li spazzerebbe via.

Tutto questo per dirvi che tira vento!!