15 giugno 2010

Preso!

C'è la prima volta per tutto caro nipote.

Ricordo molti anni fa quando ancora non ero esperto di api, che riuscii a prendere uno sciame insediato in un muro di blocchi di cemento.
Squillò il telefonino mentre stavo leggendo "storia della mia gente" di Edoardo Nesi, un libro che parlava del declino del tessile di Prato. Il mio lavoro ormai era diventato una sofferenza, non è che mi mancasse il lavoro, ma la sofferenza era riscuotere...
Torniamo allo sciame; mio fratello al telefono mi disse: qui c'è un nuvolone di api che sta entrando nel muro dello stanzone del R..li... e tutti sono terrorizzati. Non mi feci pregare più di tanto, mi recai velocemente sul posto e tranquillizzai tutti che non erano pericolose e che non era il caso di chiamare i pompieri, ci potevo pensare io, ma non subito, che non avevo la mia attrezzatura con me, e poi dopo ci sarebbe stata la nazionale che avrebbe giocato la prima partita dei mondiali del 2010. Gli dissi che sarei tornato il giorno dopo con tutto il necessario.
Il giorno dopo tornai e con il mazzuolo e scarpello cominciai a picchiare fino a creare un foro abbastanza grande per entrarci con la mano, ma ancora non bastava perché il nucleo era posizionato molto all'interno.
Dovetti rompere tutto il blocco di cemento, a quel punto potei staccare i piccoli favi che avevano costruito e posizionarli nell'arnia di polistirolo, e feci così anche con le api. Sai, quello non era il primo sciame che si era insediato in quel muro, perche mi accorsi che c'erano molti favi vecchi rinsecchiti.
Non so esattamente quando la regina uscii perché a un certo punto usai anche il fumo per convincerle ad uscire.
Si attaccarono tutte sulla parete di fianco e mi resi conto che lì c'era anche la regina. Posizionai l'arnia a ridosso del muro e spazzolai le api all'interno dell'arnia, il gioco era fatto.

Caro nipote, non sai la soddisfazione che provai, da quel momento mi sentii un vero apicoltore.






14 giugno 2010

I buoni frutti


















Il telefonino sopra il tavolo mi fa sentire prigioniero di un lavoro che non ho mai scelto, mentre il mio sguardo va verso le foto di una libertà che ho già avuto.

Fuggire non porta bene, le cose si devono migliorare dal dentro, giorno dopo giorno.

Intanto cerco di migliorare le mie capacità di capire il mondo vegetale che tanto mistero ancora nasconde.



Il mistero dei pomodori giganti dell'orto sinergico. I pomodori li ho sempre piantanti in un terreno concimato abbondantemente, ma nell'orto sinergico il concime non ci è stato messo è questi pomodori sono più sviluppati dei loro coetanei vicini di aiuola e concimati.

























La domenica più dolce della mia vita, speriamo che non mi venga il diabete. Il miele delle mie api è dolcissimo, forse anche quello delle altre, ma quello delle mie è più buono.
Ho tolto due melari perfettamente opercolati dalle arnie e smielato circa 35 kg di miele, EVVAII!!!