Non sono pessimista, non mi piace diffondere pessimismo, scrivo quello che mi sento dentro ed è questo il motivo per cui il blog rimane molto tempo inattivo!
Annus horribilis, si intende a livello vegetale-ambientale in una vasta zona della Toscana ...e non è ancora finita qui!
Il fatto che io definisco l'anno orribile in forma latina non è un caso.
Adesso mettetevi nei miei panni, l'obbiettivo che voglio raggiungere è di far produrre al piccolo pezzetto di terra abbastanza prodotto da considerarlo sufficiente per l'autosostentamento almeno di una persona. Lasciamo perdere che in realtà vivo benissimo anche senza, ma le utopie sono utopie.
Se non vivessi in un epoca dove il cibo è decisamente sottopagato in rapporto all'energia che occorre per produrlo, adesso sarei nei guai, quindi, annus horribilis!!
La causa principale manco a dirlo è sempre la siccità.
Direi che gli ultimi 73 mm di pioggia dell'ultimo mese sono nettamente insufficienti per uscire dalla siccità. Anche le sorgenti dove di solito mi rifornisco di acqua potabile sono esaurite (l'acqua del rubinetto dalle mie parti ha un cattivo odore e sapore).
L'anno è iniziato male con le api, scoperta la peste americana ho dovuto distruggere due alveari, mentre altri due sono riuscito a salvarli e questi fortunatamente mi hanno dato 40 kg di miele di castagno.
Per quanto riguarda gli ortaggi direi che andata ancora peggio perchè il caldo è arrivato prima che molte pianticelle fossero cresciute abbastanza e l'orto ben presto si è trovato in questa situazione.
Arriva l'autunno, la stagione dei raccolti principali come, l'uva, le castagne, le olive.
Di vino ce n'è un terzo dell'anno scorso, di olive ancora meno, e le castagne domani vado a vedere se riesco a portarne a casa qualche kg, ma dubito, dopo aver visto i castagni nelle condizioni che si vede nella foto nel mese di agosto.
Il mio ottimismo è più forte del pessimismo, così vedo il futuro migliore, dove il verde prevale sul giallo, e i frutti sono maggiori delle delusioni.
L'orto ha ripreso un po' di vigoria con le lattughe e i cavoli, poi ci sono le fragole e le melanzane che sono mancate nell'estate.