01 giugno 2013

La tecnica non è aria!

Vorrei che il mondo fiorisse come in una cartolina del chianti ...vorrei essere utile in questo breve periodo di passaggio dalla terra.

La tecnica apistica non è naturale come non lo è volare nei cieli bruciando petrolio, questo è per assicurarmi un atterraggio morbido nel mondo dei buoni!

Eravamo rimasti al traslarvo e le sei celle reali che le mie apine stavano allevando, è il momento di mostrare come queste vengono avviate alla vita produttiva.
Prima che un'ape regina inizi l'ovodeposizione deve essere fecondata. La fecondazione avviene fuori dall'arnia ...in volo!!
Per avere una regina pronta da inserire in una famiglia dal momento del suo sfarfallamento ci vogliono circa 15 giorni, per questo si usano dei nuclei di fecondazione.
Ci sono varie misure e vari pensieri su come formare questi nuclei, questo dipende dalla scelta dell'apicoltore che utilizzerà la tecnica che ritiene migliore per le sue possibilità.
Girovagando per internet cercando la soluzione che più mi soddisfacesse, mi imbatto in questo forum, dove viene mostrata questa arnietta di fecondazione fatta con un melario dadant, mi pare subito molto interessante, mi prende voglia di rifarla e provarci!!


La tecnica e le dimensioni per ogni singolo nucleo sono quelle dell'arnietta apidea, quindi molto ridotte.
Per ogni singolo nucleo basta un bicchiere d'api, così non si deve sacrificare o indebolire nessuna famiglia.

Adesso prendiamo le sei celle reali ...opss, ne erano rimaste quattro, (perché l'inesperienza si paga!!) le ho già messe nei forellini sul coperchio e sono già nate, ora aspettiamo che le regine escano per fare il loro volo nuziale e quando inizieranno a deporre verranno marcate e sono pronte.






13 commenti:

Fer Mala ha detto...

Questa non la sapevo e la trovo interessante. Lo faro conoscere ai miei amici apicultori. Grazie! ciao

Harlock ha detto...

@FerMala,
è una buona pratica quella di diffondere le novità :)
ciao!

TroppoBarba ha detto...

E bravo il nostro Capitano. Ho una domanda. Il bicchiere di api come lo hai convinto a restare nel nucleo? Ciao.

Harlock ha detto...

ciao T.B.,
bentornato :)
...è stato semplice, ho seguito le istruzioni di apidea ;)

Si prende un telaino con covata da una famiglia forte, si spruzza con acqua e si scuote in un recipiente. Le api bagnate non volano! si prendono con un bicchiere e si mettono nell'arnietta. Dopo 2 o 3 giorni di prigionia al fresco, si convincono che quella è casa loro :)

Per quanto riguarda il mio esperimento, devo dire che non tutto è filato liscio, ci sono delle modifiche da fare. I mini fogli cerei attaccati alle stecche, non vanno bene, perché quando cominciano ad essere pieni non si possono capovolgere, perché si staccano.

TroppoBarba ha detto...

Grazei. :)

Anche io sto facendo qualche esperimento con l'allevamento di regine. Ma non sono organizzato come te. Ho usato i portasciami in polistirolo come nuclei di fecondazione. Quattro portasciami + tre telaini costruiti + le api per popolarli. Molto piu` materiale. Tu con un malerio fai otto regine per volta. Vediamo se almeno si fecondano bene. Ciao.

Mattia ha detto...

Ola capitano.
Quanto mi piace vedere il lavoro con le api e azz, sembra proprio che ti venga bene , complimenti e continua con lo sperimentare che qui siamo all' inizio e abbiamo bisogno di sapere .
Si finalmente anche noi abbiamo un paio di casette e cominciamo a muoverci in questo splendido mondo .
Magari più avanti valuteremo le esperienze e le differenze che ci saranno , noi vogliamo scegliere la strada dei top bar , appena li preparo convertiremo le famiglie .
Saluti a tutti

Harlock ha detto...

@maioma,
che mi vengano bene non lo so, secondo me faccio tante cazzate :) ...ma sbagliando si impara!

...top bar, ma non siamo mica in Africa :))
Io ho messo la mia prima regina, fatta con il traslavo, nella warrè ...staremo a vedere che succede. Il miele che produce la warrè non è vendibile, perché è miele proveniente da favo che ha contenuto covata.

Anonimo ha detto...

Ciao Harlock....mi chiedevo, com'è finita con l'esperimento del melario da fecondazione? L'idea mi piace molto ma mi chiedevo se otto spazi non sono troppi?
Ciao, Erik

Harlock ha detto...

Ciao Erik,
non so cosa rispondere, in effetti otto spazzi sono un po' troppi.
Sono riuscito al massimo a farne fecondare sei, ma secondo me è possibile riuscirci anche con otto, con un po' di fortuna!
Tanto per sperimentare ho provato anche a fare dei piccoli telaini al posto delle stecche avvitate al coperchio, ma secondo me si gestiscono peggio.
Penso che questo sistema, con otto nuclei, deve essere usato solo in casi d'emergenza (surplus di celle reali), meglio usarlo con metà carico (4 nuclei).

Anonimo ha detto...

bell'idea la provo anche io! il melario è da 9 o da 11? Il barattolo per il candito da 250 g? Unica vera pecca mi sembra la gestione del materiale residuo, a fine stagione che te ne fai delle api e della covata residua? Sarebbe bello farla sfarfallare e riunire, ma in tempo di Aethina tumida e vespa velutina mi sembra complicato gestire mininuclei e pure orfani, quindi forse è meglio mettere da parte i sentimenti e distruggere tutto!!! la panacea di ogni male, anche del problema che evidenzia Harlock dei favi che si rompono sarebbe utilizzare telai da melario ripiegabili o smontabili in tre tipo i Pitarresi, in modo da poterli riunire e sfruttare per formare qualche piccolo nucleo in un melario o simile. Ma non conoscendo esattamente le misure non sono affatto sicure che ci entrerebbero...

Harlock ha detto...

...il melario è da 9 e il barattolo è da 250 g ;)
però se vuoi un consiglio non farla!!!
...sono troppi otto spazzi, i nuclei sono troppo piccoli ...necessitano di rimonte di api.
Personalmente sono passato a arniette che al massimo ci sono due piccoli nuclei ...magari faccio un post per spiegare meglio!!

Anonimo ha detto...

grazie. Si, immagino che le rimonte siano indispensabili, ma io conto di fare anche solo un giro di fecondazioni. Prendevo in considerazione quest'idea perché fino ad oggi ho sempre fatto fecondare le regine in concomitanza dei blocchi di covata, mettendo in banca tutte le regine vecchie, ma temo che nelle mie zone (Torinese) il prossimo arrivo di Aethina timida e vespa velutina non permetteranno più di fare blocchi o orfanizzazioni in quel periodo dell'anno, dunque stavo pensando di far fecondare le regine in montagna nel mentre porto le api su tiglio e rododendro o castagno in modo da sfuggire ai nuovi nemici delle micro arnie. Tuttavia si presenta sempre il problema del costo delle apidea circa 25 euri cad. o prodotti simili. Il sistema che hai riportato tu è molto simile ad un altro abbastanza conosciuto, prodotto da un rivenditore della mia zona, ma resta sempre il problema del costo. Invece 8 regine alla volta (caso ideale mi rendo conto) al costo di un melario e un po' di manodopera sarebbe un bel colpo!
P.s. sono lo stesso che sta scrivendo di sublimazione, colgo solo ora l'occasione per complimentarmi per il blog.

Gabriele ha detto...

Salve a tutti mi sembrano tutte soluzioni molto interessanti e da provare mi chiedo se nel vasetto ci metti il candito o dello sciroppo complimenti ancora