04 agosto 2013

L'evoluzione è positiva?

Il mondo cammina da se, nessuno è in grado di fermarlo, così credi di fare qualcosa di positivo per cambiare le cose, ma sei troppo piccolo per intaccare il destino.

Sono passati pochi anni dalla prima rivoluzione industriale che adesso che siamo alla terza ci resta solo il compito di seguire gli eventi negativi, irreversibili, che distruggeranno la vita così come la conosciamo.

Questo spunto di ottimismo mi viene man mano che conosco il processo evolutivo delle api degli ultimi anni.
Le api sono il termometro di questo mondo, se le api muoiono vuol dire che moriamo anche noi.  
Sembra, a sentire i vecchi apicoltori, che il lavoro dell'apicoltore era quello di dare una casa alle api e prelevare il miele in eccesso che producevano. Adesso è una lotta continua contro malattie di ogni genere,  contro avvelenamenti, contaminazioni, furti, e burocrazia.

Non voglio lamentarmi per l'annata apistica, per quel che mi riguarda è più che positiva, visto l'andazzo.

In questi giorni ho smielato l'ultimo raccolto della stagione, diciamo che la quantità di miele che le api hanno raccolto è sotto le mie aspettative, ma visto la stagione e le condizioni sanitarie in cui si trovavano in partenza,  posso ritenermi soddisfatto. Due quintali di miele e, attualmente il raddoppio degli sciami, lo ritengo un buon risultato.

Poi ci sono altre soddisfazioni che questa annata mi sta dando: il lavoro invernale, quel lavoro che tutti ti guardano pensando che sei matto, quel lavoro che ti fa sudare anche d'inverno, trascinando, sollevando, spingendo cisterne da mille litri per portarle in posti dove non danno nell'occhio e soprattutto dove l'acqua possa scendere per gravità, ecco quel lavoro adesso mi rende orgoglioso.
Adesso ho il pluviometro per misurare le precipitazioni, questo mi dice che negli ultimi DUE mesi all'uliveto è venuto 50 mm di pioggia, nonostante questo, metà delle mie cisterne sono ancora piene!
Così vedo i pomodori dei vicini gialli,  mi chiedono come faccio ad avere delle piante così belle, mi dicono che loro sono costretti a mollare.



Merito delle piante, è anche la selezione delle varietà, negli anni passati ho sperimentato varie varietà con risultati differenti, così per non rischiare di rimanere senza pomodori ho messo le varietà che mi hanno dato i migliori risultati e si tratta del pomodoro Canestrino e un ibrido, il Robin F1.


 Harlokulture, era il nome che un caro amico del web aveva dato ad una mia aiuola, questa aiuola quest'anno ha dato risultati stupefacenti: due cassette piene di patate.
Renato ci ha lasciato, ma sono sicuro che lui ci seguirà sempre nei nostri esperimenti.
Buon cammino Renato!

3 commenti:

TroppoBarba ha detto...

E non dimenticare di dire che a i vecchi apicoltori quando parlano dei bei tempi passati gli scende sempre una lacrimuccia. ;)

Fer Mala ha detto...

Complimenti per il miele raccolto e pensare che solo pochi anni fa ti ritenevi inesperto. Anche l'orto e l'uliveto li stai seguendo con professionalità e quando posso ti copio. Purtroppo il mondo intorno va ad alta velocità e non intende rallentare ne per preoccuparsi del meraviglioso mondo delle api. Un tempo portavo in giro i miei alveari per l'impollinazione, ora passano con gli impollinatori elettrici.... mah! ciao

Harlock ha detto...

@TroppoBarba,
non lo volevo dire sennò sembra che sono uno triste :)

@Fer Mala,
sono ancora inesperto, forse tutti gli apicoltori sono inesperti ...forse sono le api che cambiano di continuo ;)
La velocità non è una cosa prudente in natura!