La fine dell'era del consumismo ci costringe a trovare uno stato interiore estroverso, ci vuole empatici con gli altri. Questo è quello che teorizza l'economista filosofo
Jeremy_Rifkin, così alle porte della terza rivoluzione industriale l'uomo dovrà far uscire la vera natura che è in lui,
l'empatia.
La mia empatia è ampiamente provata nel condividere in mio mondo con esseri altrettanto empatici, ci capiamo senza usare parole, ci scambiamo favori e ci aiutiamo nella nutrizione.

Ci sono anche esseri che sono meno empatici con l'uomo, o noi con loro, gli abbiamo distrutto l'esistenza, sono sulla faccia della terra da molto tempo prima di noi, indispensabili per la sopravvivenza della vita come la conosciamo, la loro vita adesso è nelle nostre mani.
La morte è una cosa brutta, non vorremmo mai averne a che fare, viaggia per tutta la nostra esistenza a nostro fianco, senza mai mollarci. Ogni tanto ci viene dietro senza farsi vedere per un po' e noi crediamo che ci ha mollati, che magari si occupa degli affari degli altri.
Adesso so cosa vuol dire perdere una famiglia, so anche cosa vuol dire perderne quattro!
Ero arrivato ad avere 7 nuclei d'api nell'autunno scorso, adesso stanno per diventare tre, dopo la decisione di unirne due.

Continua il clima ostile, dopo i dieci mm di acqua della settimana scorsa è arrivato il vento ininterrotto che ha asciugato completamente tutto, ormai la stagione è compromessa. Per ripristinare i livelli idrici sotterranei dovrebbe piovere quasi ininterrottamente per un mese. Il 30 marzo è un anno esatto che ha "smesso" di piovere, l'emergenza idrica del terreno è una costante dal maggio scorso.
Non ho mai potato gli olivi in queste condizioni, sono brutti, gialli, secchi, non hanno foglie.