Passano i giorni, passano i mesi, la vita scorre apparentemente sempre più veloce, sarà che non mi fermo mai, non ho mai il tempo per riflettere e a una certa età il tempo scorre troppo veloce le tappe che ci aspettano non sono così allettanti. Sarà anche che i cambiamenti climatici fanno sì che non ci si accorga che siamo già a dicembre.
In campo ci sono pomodori e peperoni che stanno maturando, penso proprio che a Natale sono maturi!


Sono impegnato un po' a "tutto campo", nel tessile, nell'autosufficienza e nel restauro.
Cominciamo con il restauro, dopo anni di sofferenza nel vedere
il vecchio maggiolone in stato comatoso, mi sono deciso, le sue lamiere non meritavano di finire fuse e tornare in un'auto qualunque !!

È tornato al vecchio colore originale, un po' appariscente, ma quello è. Per chi si chiedesse che cosa c'entra il maggiolone con la decrescita, io gli rispondo che il maggiolone va anche a
legna :)
Riguardo a l'autosufficienza, non sono un insegnate di permacultura, questo lo scrivo perché, nei giorni scorsi, sono stato contattato da alcuni ragazzi che mi hanno chiesto di dare una lezione in piazza a Firenze, cosa che a me mi inorgoglisce, ma oltre che non avere le competenze, mi terrorizza il pensiero di parlare ad una platea.
Sono disponibile a dare "lezioni" sì, ma in pieno campo, come possono confermare mirtillo e le anatre!
Con il cambiamento climatico è fondamentale preparare l'orto d'inverno. I lavori che si fanno adesso sono molto importanti per avere un terreno pronto alla ripresa vegetativa. Se il terreno è molto drenante ed è esposto a venti forti è fondamentale fare un buon lavoro adesso.
Il mio orto sinergico si evolve, da buon "contadino" toscano l'orto diventa
orto furbo, furbo perché è un'orto sinergico ma furbamente viene arricchito con concime organico e areato con la forca, cosa che con l'orto sinergico non si fa.
Il metodo nasce dopo vari studi in campo, l'esposizione ed il clima non permettono, in estate, una sufficiente rigenerazione delle leguminose, fissatrici di azoto. Quindi, l'orto sinergico funziona, ma se si arricchisce funziona meglio!

Tutto nasce prendendo spunto dal più competente
Nicola.
Questo è il lavoro svolto:
Arieggiare il terreno senza estirpare le vecchie piantagioni, magari sminuzzare quelle più grosse.
Distribuire una piccola quantità di pollina o stallatico, meglio biologico e di zona se è possibile! (questo materiale oltre che fertilizzare aiuta la decomposizione di tutta la pacciamatura preesistente. Metodo adottato anche da
Fukuoka).
Stendere uno strato di cartone (nel mio caso ho utilizzato cartone preforato dall'industria ;) ).
Sopra il cartone mettere un piccolo strato di paglia o fieno che verrà fermato con poca terra (impedirà al vento di portare via tutto e aiutera a far decomporre il cartone).
Seminare negli "appositi" buchi le fave, che presto nasceranno e impediranno ulteriormente di far volar via tutto.
La terra viene da lavori di rioganizzazione logistica fatti per il bene di tutti!