09 ottobre 2011

Clima ostile
















Se dico che il clima è cambiato, non dico una banalità, ma è una constatazione!!
Ho sbagliato tutto, ho sbagliato analisi, ho sbagliato ad acquistare un terreno che soffre l'arido e che quando tira il tramontano lo prende in faccia come uno schiaffone.

Il tentativo di applicare un sistema di autosufficienza alimentare in un tale terreno è un'impresa colossale. Qualcuno dirà che l'autosufficienza alimentare non si raggiunge mai con un piccolo pezzo di terra, io risponderò che a livello energetico il mio uliveto raggiunge già il fabbisogno calorico di una famiglia in un anno. Se consideriamo che a lavorarci, apparte la raccolta delle olive e la vendemmia, sono solo io e lo faccio solo come "hobby" vuol dire che si può.

È autunno, in dispensa ci sono già 130 kg di miele, 170 l di vino e l'uva ad appassire per il vinsanto, 5 l di grappa. Sono già state consumate molte verdure, uova, un po' di frutta. Manca il pezzo forte: l'olio, che di kcal ne ha 900 ogni 100 gr.
















Io e Mirtillo oggi abbiamo raccolto l'ultima legna che era rimasta nel "campo" (lui è il solo che mi aiuta), la prossima settimana si comincia la raccolta delle olive e lunedì c'è già l'appuntamento con il frantoio.

A proposito di Mirtillo, ieri sera se l'è vista brutta, un cane testa di c. come i suoi padroni che non lo tenevano a guinzaglio e l'hanno chiamato pure Silvio, ha tentato di farlo fuori. Io e Mirtillo uscivamo come tutte le sere per fare una passeggiata, svoltato l'angolo arriva questo mostro libero e tranquillo; tranquillo per poco, il tempo che la sua padrona mi dicesse che non fa nulla, è buono!!
Mirtillo è molto veloce, ma aveva il guinzaglio, è riuscito a non farsi mordere nonostante il guinzaglio lo limitasse. Il collare che porta non è mai troppo stretto, dopo poco si è liberato scappando con il mostro che goffamente lo inseguiva. A quell'ora non passano molte macchine, ma quando riesco a rangiungerli vedo il mostro Silvio dall'altra parte della strada e Mirtillo seduto davanti al cancello di casa nostra. Proprio in quel momento sta arrivando una macchina, Silvio attraversa e viene investito. Per fortuna la macchina non andava troppo forte, gli si è rotto solo il paraurti, naturalmente il mostro Silvio non aveva neanche un graffio.

33 commenti:

Agricoltore Anacronistico ha detto...

Intervengo per quanto riguarda la prima parte del tuo post.
Autosufficienza: senza tentativi non può decollare...e a quanto pare tu hai tutte le carte in regola per farcela (e ce la stai facendo).
Per esperienza dico questo: non credere che con un terreno vantaggioso le cose cambierebbero molto, anzi. Più puntiamo ad un obbiettivo...più troviamo ostacoli...più risolviamo problemi...più ci perfezioniamo INTERPRETANDO al massimo il terreno...ed ecco fatta la ricetta dell'autosufficienza.
Fosse facile forse non avremmo così tanta spinta a fare quello che facciamo..almeno io credo.
Come te ho orto in un terreno super argilloso, non ho acqua (niente pozzo), sono esposto a nord-est, alta collina...cos'altro, mi ci mancano le cavallette e poi ho tutto in regola per lasciar perdere...
eppure di anno in anno mi sto perfezionando, tanto nella ricerca delle cultivar autoctone (che NATURALMENTE sanno adattarsi a qwuell'ambiente) e tanto negli interventi da fare.
Sono riuscito (con l'orto) a coprire il 60% (da novembre ad aprile) del mio fabbisogno familiare, mentre negli altri mesi copro il 100%.
Per quanto riguarda la macelleria (polli, conigli, piccioni, maiali, capretti) ho coperto il 90% del fabbisogno familiare annuo (il restante 10% è manzo che BARATTO con un mio vicino).
Per la frutta stò ancora lavorando, ma per adesso ho una media di 55%...in netta crescita (punto al 100%).
Potrei aggiungere anche le uova, il latte, il formaggio (di capra), le farine...e solo questi coprono un discreto 90% (ogni tanto una forma di pecorino me la compro dal pastore...).
Per il vino e l'olio sono al 100%.

Tutto questo con il giusto impegno ed un terreno decisamente vocato solo al pascolo e al vento.

luby ha detto...

Come dice mia madre... L unica terra che ho e' quella nei vasi! Mio suocero in compenso ne ha tantissima di terra. Io se ne avessi produrrei moooolto piu di lui! Ma anche se la sua terra e' ottima e munita di pozzo... I problemi ci sono sempre dovutti al tempo!

Mirtillo somiglia al cane dei miei suoceri!!!!
Il mio cane e' stato morso da un nanerottolo, dopo di che da buon levriero con due falcate lo ha tenuto alla larga!
Non importa quindi la stazza...ma la stronzaggine dell aggressore!!!!

taro ha detto...

Mai scoraggiarsi! È la tua terra e con il tempo imparerete a conoscervi sempre meglio...

medo ha detto...

L'autonomia "calorica" è relativamente poco importante. Infatti potresti piantare altri ulivi dove fai "altro" e daresti autonomia calorica a chissà quante famiglie. Il fatto è che una dieta di solo olio di oliva, che non credo sia mai stata sperimentata, porterebbe a rapida morte.
Hai solamente un minimo di vitamina E, un minimino di vitamina K ed un nonnulla di sodio, calcio, potassio e ferro. Il fatto è che essere esposti a nord o a tramontana, di suo, ti sottrae un 25% del potenziale del terreno e per sempre nonostante uno possa mettere in atto accorgimenti di "riparo" che cambiano la situazione di poco. Una stagione piovosa ritardata o anticipata di oltre un mese rispetto alle semine, anche quella ti porta via una fetta importante. Non è vero insomma che non importa il dove o il clima e che il terreno deve conoscere te... E' sempre vero tuttavia che anche il migliore dei terreni dà problemi inaspettati, perchè inconsciamente ci si attende chissà cosa e si lavora, si passa tempo si pretende, insomma si spreca energia e tempo addirittura di più che su terreni difficili.
Quindi da un lato fattene una ragione, dall'altro continua a differenziare più che puoi e non disdegnare varietà rustiche nordiche da sperimentare. Dieci giorni fa ero in Estonia e Finlandia, non ho mai visto erbe di campo di quella taglia! Tarassaco di dimensioni doppie rispetto a quello che sono abituato a vedere... Ed un sacco di altre erbette che sembrano adorare le giornate lunghe estive, anche se non molto calde. Ecco. Magari prova a puntare su frutti di bosco, per dirne una. Ce ne sono centinaia di tipi diversi.

Harlock ha detto...

Agricoltore A.: complimenti per i risultati raggiunti :)
Il mio obbiettivo non è raggiungere l'autosufficienza totale dal pezzo di terra che coltivo, credo che ogni tipo di terreno ha le caratteristiche per certi tipi di colture e va sfruttato principalmente per quelle.
Non pretendo di mangiare la fettunta tutta autoprodotta, il grano e il sale non ce l'ho, ma vorrei poter scambiare con chi ha il terreno più adatto del mio a certe culture. Adesso in pianura piantano ulivi dove prima facevano il grano ...poi si lamentano se alle prime gelate forti seccano!

luby: Il tempo non si comanda!
i suoceri hanno sempre tutto quello che si vorrebbe noi :)

taro: ci stiamo provando da un po' ;)

medo: concordo! però è che dovrei sperimentare piante rustiche da deserto, non nordiche! Diciamo che l'esposizione è sud-est, il terreno è MOLTO drenante e le piogge estive sono rare. Per l'inverno non sarebbe male, ma il vento spazza via tutto. Quindi il periodo fertile è molto breve!

ortolandia ha detto...

Quanto è grande il pezzo di terra adibito a orto?

Zappatore a Tokyo ha detto...

Ma il cane aggressore era un bulldog inglese?
INCREDIBILE!
I padroni devono averlo torturato! Perche' e' uno dei cani con l'indole piu' dolce che esista!
Purtroppo se Silvio (povero lui) reagisce cosi' agli altri cani, ormai e' irrecuperabile. Resta solo da tenersi alla larga.
Per di piu' sembra sia indistruttibile... quindi attenzione (^_^) meno male che non e' successo nulla di grave al tuo Mirtillo ed all'autista.

Per quanto riguarda l'autosufficienza alimentare sarebbe il mio sogno. Leggere te e Agricoltore Anacronistico mi rende partecipe di qualcosa di veramente speciale.
Grazie.

ste ha detto...

Fammi sapere la resa ;-)
Sembrano mature ma non lo sono, qui. E sulla fotina vedo erba verde!! Qui neanche un filo.

Harlock ha detto...

ortolandia: bella domanda :) è meglio dire: quanto è lungo il pezzo di terra adibito ad orto?! direi un cinquantina di metri lineari con larghezza variabile da un metro a un metro e mezzo. Più alcuni pezzi per in qua e là.

Zappatore a Tokyo: era proprio un cane-toro!! cosa vuoi pretendere da dei padroni che chiamano il cane Silvio?? io al massimo chiamerei il mio cesso Silvio :D

...il sogno è anche mio :) direi che l'Agricoltore Anacronistico e un pezzo più avanti di me!

ste: mature o non mature vanno al frantoio, ci perderò un po' di resa ma voglio evitare la tortura dell'anno scorso che pioveva sempre!!
Ho usato il photoshop per l'erba verde :)

TroppoBarba ha detto...

Sei quindi riuscito a cavare miele dallo sciame della finestra?

Agricoltore Anacronistico ha detto...

Ci vuole sempre e comunque un punto di partenza...
Da quanto leggo pare che tu abbia il potenziale per andare avanti e migliorarti, sopratutto pensando che non lo fai come lavoro.

aboutgarden ha detto...

Complimenti Harlock, il tuo mi sembra già un ottimo risultato, hai una bella tenacia e voglia di fare, sono il motore che porta avanti e la tua è la giusta direzione. Un po' invidio (si può dire...) te e Agricoltore Anacronistico per tutto ciò che riuscite ad ottenere. Dalla mia ho la scusante di essere una donna e in quanto tale dotata di una forza fisica in certi casi, poco efficace. ( mi dirai...datemi una leva e....)
buon lavoro
simonetta

Harlock ha detto...

TroppoBarba: due melari pieni!
lo sciame della finestra e quello dell'olivo hanno tenuto in vita gli altri due che non avevano regina grazie all'apporto di telaini con covata. Poi la storia è lunga ...nel mese di agosto è successo di tutto, tipo saccheggiatri e saccheggiate, famiglia distrutta e poi resuscitata. Il fatto sta che ancora adesso ho miracolosamente sette famiglie.

simonetta: cosa dici?? voi donne con la vostra resistenza riuscite a muovete le montagne ...briciola per briciola :)

poi se si tratta di risultati, in senso di vita a basso impatto ambientale e tutto il resto, quì nei commenti c'è veramente colui che è da imitare ...è svizzero :)

Renato ha detto...

Ogni tanto viene un poco di scoramento, qui non piove da110 giorni ... caprioli funambolici e venti andini hanno fatto il resto. Ma si riparte, caparbiamente sognando la prossima primavera..!!
La scorta etilica va ampliata, è da sopravvivenza minima!
Buona raccolta

Anonimo ha detto...

Harlock, guarda io ho un (mini)terreno in pianura con terra mi dicono ottima e tanto di pozzo, ma ti posso assicurare che quest'anno è stato un disastro uguale. non ti dico le verdure che ho seminato raccogliendo il nulla o quasi.
insomma, se come qui l'ultima volta che ha piovuto decentemente era il 5 di marzo, ci vuole solo un miracolo per avere un raccolto paragonabile ad anni più normali.
in altri tempi a quest'ora saremmo stati pelle ed ossa a mangiare le ghiande per tirare avanti..

saluti, anche alla nana muta e al cane Mirtillo :-)
Barbara M.

Harlock ha detto...

Renato: ...hic hic! tiriamoci su con un grappino, hic!

in casa sono "l'unico" alcolizzato :)

Barbara: oltre alla poca acqua che è venuta, ci si è messo anche il caldo anomalo di agosto e settembre!!
Il nanone, come lo chiamo io ti risaluta dal nuovo recinto più ampio e confortevole e stai tranquilla che non è più solo :)
anche Mirtillo ti risaluta ;)

Anonimo ha detto...

Bah harlock, non te la prendere.
Fa parte del gioco avere momenti bui.
50 mt per 2, un terreno perfetto per realizzare un sistema di subirrigazione. C'e' chi coltiva il deserto, vuoi non riuscirci tu?.
Ti propongo di usare la tecnologia, non quella esoterica. Quella di base, quella del cervello.
hai olio di frantoio, io ho tecnologia.
Propongo una forma di baratto ...
Volentieri posso darti una mano, vogliamo parlarne?.

Luigi

Harlock ha detto...

@Luigi,
il "mio mondo" è fatto di sperimentazioni autarchiche e, grazie a dio, non vivo di sola terra!!
Se tu mi vendi una tecnologia preconfezionata è abbastanza probabile che il risultato sia garantito, ma io non ci trovo nessuna soddisfazione. Diversa è la situazione di chi ci vive... che deve avere una certa sicurezza nel risultato.
Ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa parola "subirrigazione" perché ho trovato cose interessanti da leggere su internet.
Ho in cantiere nuove idee per creare delle aiuole a prova di siccità ...vediamo se ci riesco!

P.S. l'olio è tutto prenotato :)

Anonimo ha detto...

non mi sono spiegato bene,
Nonostante la mia estrazione ipertecnologica NON e' mia intenzione "venderti " nessuna tecnologia preconfezionata.
Semplicemente esistono sistemi elementari ed a basso impatto per risolvere forse il tuo problema senza impiegare neppure un filo elettrico.
In effetti gli ultimi miei cinque anni di sperimentazione in campo aperto mi hanno portato a pensare che la soluzione, se c'e' , DEVE essere SEMPLICE e non dipendere da manufatti complicati da reperire.

P.S. per l'olio ,non preoccuparti,possiamo barattare qualsiasi cosa: idee, competenze ,verdura,quel che preferisci....

Harlock ha detto...

ah bene Luigi,
questo blog è nato proprio per questo!
un sano scambio di idee e saperi, cercando di sperimentare cose autarchiche e divulgarle per avere riscontri.
Mi fa piacere se contribuisci alla crescita culturale di tutti gli improbabili lettori di questo blog :)

Anonimo ha detto...

domanda:
puoi reperire dei vasi di terracotta grezzi, cioe' non smaltati?.
Hai un serbatoio di raccolta acqua?
Di quanti litri disponi?
Hai misuratoquanti mm di pioggia cadono e la loro distribuzione nell'anno?.
luigi

Harlock ha detto...

i classici vasi da piante con il foro di drenaggio, si, posso procurarmeli.
Ho 15 cisterne da 10 q che riempio durante la stagione invernale, ma non so esattamente quanti mm di pioggia scendono durante tutto l'anno. So solo che durante l'estate, se le correnti vengono da nod-est non ci piove, se arrivano da sud-ovest ci può anche piovere, ma è molto raro!

Anonimo ha detto...

beh 15mila litri di acqua sono una riserva abbastanza "importante".

per distribuire l'acqua al terreno senza sprecarla puoi copiare gli egizi.. interrare gli orci nel terreno, tutti in fila e collegati da piccoli tubetti in plastica per il rifornimento secondo il principio dei vasi comunicanti. Ai lati puoi piantare i tuoi ortaggi. L'umidita' rilasciata dalla terracotta sara' perfetta per far crescere a bomba le verdure.
Gli orti migliori sono quelli costruiti nei punti estremamente secchi e con un sistema di subirrigazione lento.
Eviti le muffe e i marciumi nella parte aerea e nel frattempo hai il massimo di spinta nel terreno.

Anonimo ha detto...

aggiungo, Se ben costruita, la fila dei vasi interrati, durante il giorno accumula calore che restituisce durante la notte.
Questo migliora di molto la crescita e la germinazione.
otterrai verdure primaverili prima degli altri.

medo ha detto...

Nella regione dove vivo in Francia è pieno di serbatoi scavati nella terra, resi stagni con calce e rinforzati da muratura in pietra a vista...
L'altra settimana ero in una stupenda faggeta a 30 km da qui ed ho trovato un sistema di irrigazione di canalette e serbatoi "all'ombra" in pietra e che sfrutta anche un paio di menhir di cui uno naturale e l'altro eretto chissà quando, sistema che parte da un castagneto abbandonato 170 anni fa ed andava ad irrigare delle terrazze per patate, piselli, canapa e zucche...

In questa pagina se ne vedono alcuni di molto simili, ma in Corsica:
http://www.pierreseche.com/nonza_reservoirs.htm

Altri che venivano ricoperti da rami e fogliame sono ancora piu antichi, si trovano in tutta l'Occitania "secca" dal Piemonte alla regione catalana:
http://www.catpaisatge.net/dossiers/pedra_seca/img/foto_cogulla.jpg
Spesso ora ci crescono dentro i fichi, i mandorli, perfino i meli e gli albicocchi, come nelle profonde cave di tufo dismesse delle Egadi dove si trovano vegetazioni incredibilmente più nordiche (solo andando un paio di metri più sotto). Idee per il futuro!

medo ha detto...

Scusate mi sono mangiato il link: sito dell'osservatorio della "pietra secca" è qua
http://wikipedra.catpaisatge.net/

Anonimo ha detto...

si medo, il principio e' quello.
pero' invece di scavare canali e serbatoi nella pietra, prendi una serie di vasi in terracotta e li colleghi con tubi di gomma in modo da poterli riempire in sequenza alimentando il primo e successivamente tutti gli altri per caduta.
Se li poni a circa due mt uno dall'altro ottieni aiuole circolari di diametro di 2 mt dove hai umidita' costante e digradante.

insomma vicino al vaso semini un cerchio di verdure che amano l'umido ad un mt dal vaso le piante piu resistenti al secco.
Volendo ho anche una specie di normografo per consociare le piante.
P.S non so se son riuscito a spiegare il meccanismo idraulico per cui riempiendo il primo vaso poi si riempiono tutti in sequenza.

Anonimo ha detto...

poi ,volendo, un giorno o l'altro vi spiego la macchina che ho inventato per pompare l'acqua dal fondovalle fino in cima alla collina.
E' statica, si fa con qualche bidone di ferro da 250 litri.
Ma, cosa davvero importante, NON consuma energia e non sfrutta nessun tipo di combustione.
Luigi

Harlock ha detto...

Tutto MOLTO interessante,
come sapete a me piace la sperimentazione!

Acquistare degli orci in terracotta è più costoso che acquistare verdura :) ma proverò!!

Avevo in mente anche un'altra cosa, l'ho chiamata aiuola pensile.
Il mio terreno è molto drenante, l'acqua che verso se ne va in profondità e il terreno si asciuga rapidamente.
Con l'aiuola pensile voglio fermare l'acqua appena sotto lo strato di terreno fertile. Quindi voglio fare un enorme "vasone" in pvc. All'interno ci sarà un fondo di materiale tipo leca, sopra la leca un telo di stoffa per fermare il terriccio soprastante. Il vasone avrà un troppopieno per non lasciare acqua stagnante, e avrà un tubo lungo tutta l'aiuola sotto lo strato di terreno per l'irrigazione.

Luigi, a me interessa molto la macchina per pompare l'acqua, immagino che funziona con il vento, ma la pompa come si fa??

Anonimo ha detto...

la tua aiuola pensile, non e' altro che una coltivazione idroponica.
Con quel sistema si coltiva la valeriana industriale; Appoggi un telo alla superficie del terreno, posizioni i semi e poi copri con un telo nero. Dopo qualche giorno rimuovi il telo nero e lasci crescere(la radice del seme si infilera' tra la trama del tessuto e entrera' nel terreno).
A insalata matura attacchi un capo del telo ad un arganetto e lo avvolgi come una tenda mentre tagli la valeriana che cade direttamente nel contenitore refrigerato per il trasporto.
Se vuoi fare idroponica pero' il problema sono le muffe e le malattie.. li si che dovrai usare chimica ed elettronica.
Ad ogni modo, puoi pure provare con grandi vasi a cui avrai tappato il buco in fondo (probabilmente l'orcio classico e' piu permeabile dei vasi commerciali che trovi oggi)pero' provare costa poco. Puoi chiudere l'imboccatura del vaso con un tappo in legno o plastica in modo da limitare evaporazione e che animaletti cadano dentro affogati.

P.S. il sistema di pompaggio non usa vento, ma ne riparliamo altrove.

Harlock ha detto...

non so se è proprio coltivazione idroponica, lo strato di terreno, dove crescono le piante, deve essere almeno 20-30 cm.

Anonimo ha detto...

sisi e' una specie di idroponica.
In Israele fanno cosi pero' utilizzando materiale inerte.
Io ho fatto qualche prova usando terra non sterilizzata, dopo poco ti partono reazioni batteriche che ,nel migliore dei casi, fanno marcire tutto.
Se isoli e crei un piccolo ecosistema, o sotto hai acqua in abbondanza (tipo una zattera su un lago), oppure devi far circolare l'acqua e depurarla.

E' importante il ricambio d'acqua ed il lavaggio del terreno.

L'ho gia scritto da qualche parte, le piante sono come antenne che mettono in collegamento il sottosuolo con il cielo.
Scatenano fiumi e vortici. Non devi contrastarle.

Harlock ha detto...

quindi se ho capito bene non ci deve essere acqua stagnante.
Proverò lo stesso tenendo in considerazione il tuo consiglio.

non le contrasto, gli chiedo solo di vivere :)