Ho iniziato a fare l'orto che ero un bambino, avevo il mio pezzetto di terra personale dove imitavo quello che faceva mio padre. Poi sono venuti gli anni che la terra non l'avevamo più, erano anni a dir la verità che la terra non interessa un granché, più che la verdura si cercava l'aiuola da rasare.
L'orto è tornato nella mia vita dopo che sono nati i miei due figli, era un orto che imitava quello di quando ero piccolo, un orto "accademico" anche se non troppo preciso. Il mio orto veniva ospitato in spazzi marginali, dove il terreno era incolto da anni, così capitava che bonificassi un pezzo di terra e l'anno dopo in quel pezzo di terra dovevano farci qualcos'altro. Ad un certo punto mi sono rotto di bonificare la terra altrui, mi sono messo alla ricerca di uno spazio tutto mio dove poter sfoggiare tutto il mio estro!
E' arrivato l'uliveto, un terreno semi abbandonato, con rovi e viti che ricoprivano gli olivi, tutto da sistemare, ma questa volta nessuno mi poteva mandare via.
L'orto all'uliveto è un'impresa all'limite dell'impossibile, ero abituato ai terreni di pianura dove buttavo un seme e presto raccoglievo il frutto, invece all'uliveto buttavo un seme e se avevo la fortuna che arrivava una pioggia a bagnare il terreno arido come il deserto, questo nasceva, poi passava qualche animale selvatico e lo mangiava!
Piano piano ho preso le misure, una buona recinzione per tenere lontano i selvatici, un sistema di accumulo di acqua piovana (fino a 20.000 litri), ho spianato e migliorato il terreno dove seminare.
Finalmente sembra tutto a posto per un raccolto garantito ...ma per uno sperimentatore come me ci sono sempre degli imprevisti!

Come si vede dalla foto il terreno è molto fertile grazie anche al carbone, ma si vede anche un gran groviglio di vegetali che si soffocano tra loro e questo dipende da una piccola ingenuità.
Ad aprile sono stato ad un mercatino biologico dove vendevano antiche varietà di piante da frutto e sementi biologiche, chiedendo una varieta di fagiolo nano resistente alla siccità, mi offrono questa bustina dove le indicazioni sono in francese, mi fido, sono nani, così li metto in consociazione con peperoni e melanzane.
Adesso so che non sono nani, c'è scritto nella busta!
Varietà rampicante dai grandi grani.I baccelli possono essere lunghi anche 20 cm e le piante possono arrivare a 2.5 metri di altezza. Naturalmente scritto in francese, non mi sono impegnato molto di tradurre e così mi sono ritrovato in questo casino!!